Oggi parliamo di una donna “speciale”: Ildegarda di Bingen, nominata Dottore della Chiesa Universale da papa Benedetto nell’Ottobre del 2012.
Santa Ildegarda di Bingen, badessa benedettina vissuta tra il 1098 e il 1179, era di aristocratici natali. Fu una figura dalla personalità straordinaria, un autentico faro spirituale ed intellettuale. Si occupò del benessere dell’uomo in molti campi. Per lei importante era l’equilibrio e l’armonia.
Leonardo Da Vinci ante litteram, Ildegarda disegnò il suo “uomo vitruviano” inteso come una scintilla di Dio all’interno del mondo, un equilibrio perfetto che si rompe quando si nega la meraviglia dell’anima mundi e si spiana la strada alla “tristezza mondana”.
O uomo, guarda l’uomo: egli contiene in sé il cielo e le altre creature;
è uno e tutte le cose sono nascoste dentro di lui
L’armonia del mondo-macrocosmo, materia vivente al pari dell’uomo-microcosmo, si può però restaurare ed è la propria natura a regalarci la chiave della felicità e del benessere.
Per lei l’Arte, in senso lato, è un mezzo per avvicinarsi a Dio per far emergere la propria scintilla divina.
Possiamo dire che: “C’è una madre che ha cominciato a prendersi cura di te 900 anni prima che tu nascessi”.
Ildegarda è stata un genio assolutamente poliedrico, multiforme e originalissimo: mistica, scrittrice, veggente, musicista, drammaturga, linguista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa, naturalista, farmacista, guaritrice; fondò e gestì due conventi. Non dobbiamo stupirci troppo di queste sue capacità in campi così diversi: nel Medioevo non c’erano ancora le specializzazioni, ai suoi tempi iniziavano a nascere le università e con loro le specializzazioni.
Questo è solo l’inizio, vi condurrò a conoscere la sua storia e potrete stupirvi di quanto ella abbia precorso i tempi.
Chiara Rossi