Secondo te esiste un qualunque pensiero che sia slegato dalle nostre emozioni?
È possibile usare solo la sfera logico-razionale spegnendo quella emotiva?
Ci hanno cresciuti ed educati così, ci siamo convinti di poter fare a meno delle emozioni, di essere noi a poter decidere se lasciarle accadere oppure no.
Sarebbe bastato ascoltarci, per capire immediatamente che quella era pura illusione e menzogna. Eppure, la menzogna per molti è diventata realtà! Così hanno vissuto provando emozioni senza sapere di provarle; nell’illusione che l’efficacia, l’efficienza, il successo fossero possibili unicamente esercitando il solo emisfero sinistro del cervello.
Quanto è importante la coscienza critica! Il rimanere “svegli”, capaci di riconoscere le illusioni e le menzogne per fare scelte consapevoli e libere! In questo consiste il “lavoro su di sé”, quel costante esercizio per restare connessi al nostro centro e da quel filtro guardare ciò che è fuori di noi.
Gli studi scientifici oggi dimostrano – come abbiamo visto nel precedente articolo – che le emozioni accadono, indipendentemente dal fatto che lo vogliamo o no e che questo avviene come per una sorta di alert che scatta, puntualissimo, quando abbiamo bisogno di essere vigili. Nel corso della propria evoluzione, la specie umana ha affinato questi meccanismi per la propria sopravvivenza e tali meccanismi rimangono presenti nella nostra memoria tramandandosi di generazione in generazione. Possiamo così comprendere che ogni emozione primaria ha un ruolo essenziale e importantissimo per la protezione di quella che per l’Alchimia è “la macchina biologica” ovvero il nostro corpo fisico, la nostra vita.
Ma le Emozioni hanno solo questo scopo?
Mi piace pensare che non sia così, anzi, posso dire di esserne certa. Il mondo dell’arte mi parla di emozioni che “curano”, di emozioni che “trasformano”, di emozioni che parlano di noi e dei nostri talenti, di emozioni che rendono possibile apprendere meglio, di emozioni che ci connettono all’esistente visibile e invisibile.
L’arte non teme le emozioni, al contrario esse rappresentano il suo unico e vero linguaggio.
L’arte tocca corde che vibrano dentro di noi con musiche dalle diverse tonalità, in grado di coinvolgere i nostri sensi e di manifestarsi in emozioni che ci suscitano immagini, quelle stesse immagini con cui il nostro inconscio viene a parlarci: un sogno ad occhi aperti!
Entrare in quel sogno è meraviglioso!
Può permetterci di scoprire tesori nascosti, strade inesplorate, porte mai aperte…
Allora le emozioni lavorano su più corpi oltre a quello fisico, coinvolgono il corpo emotivo e quello mentale. Sottendono l’evoluzione dell’essere umano in modo pervasivo arrivando – e questo è il miracolo più grande – a permetterci di connetterci alla nostra parte divina, al sacro, all’anima, al superconscio.
Lo sapevano bene gli antichi e i grandi artisti del passato che ancora oggi vivono nelle loro opere così potenti da scuotere le coscienze! Sapevano bene che l’arte è connessa alla spiritualità e che l’Artista ha il compito di portare il sacro nel mondo, di ricordare all’uomo che non è che scintilla divina e che attraverso l’arte e la creatività può rivelare la sua sacralità nella necessaria integrazione tra materia e spirito che sola, rende possibile la sua evoluzione e la manifestazione.
Con affetto
Sonia
Contributi Bibliografici per chi volesse approfondire:
Sonia Boni “Art Coaching, Emozioni e Alchimia. Vedere oltre lo sguardo, primi passi per un cambio di paradigma” Anima Edizionihttps://www.artevivalife.it/art-coaching-emozioni-e-alchimia/
Diego Ingrassia, Il cuore nella mente, Roi Ed. 2021
Paul Ekman, What scientists who study emotion agree about, in Perspectives on Psychological Science, vol.11, n.1, 2016
Pul Ekman, Wallace V. Friesen, Giù la maschera. Come riconoscere le emozioni dall’espressione del viso, Giunti ed. 2007